sabato 24 ottobre 2009

Rossana Zaera 'Il nero non è solo buio' Galleria Napolinobilissima




Rossana Zaera è una “ragazza interrotta” del mondo dell’arte. Il percorso di vita dell’artista spagnola è stato spesso attraversato dalla paura e dal dolore. L’arte è stata la fonte del riscatto personale e il principio della trasformazione della sofferenza in bellezza. L’artista spagnola illustra questo percorso nella sua prima personale in Italia, nella galleria Napolinobilissima a piazza Vittoria, 6.
Il titolo della mostra “Il nero non è solo buio” è un verso tratto da una poesia, scritta dalla Zaera, che rappresenta la chiave d’accesso al suo mondo onirico. La poesia recita così:

Que extraño lugar.


Palabras pintadas


bajo las horas sin luz.

Mi cuerpo ha cerrado los ojos
y mi alma todo lo ve negro.

Lo negro no es sólo oscuro.
Lo negro es vacio,
ausencia, precipicio,
a veces blanco,
o de la madrugada
negro del todo,
negra nada.

In mostra l'artista spagnola ha presentato una serie di disegni, pitture, piccole sculture e installazioni che raccontano questa oscurità fatta di incubi, anime, ferite e cicatrici. I suoi lavori sono la trasformazione delle ansie e delle paure individuali e collettive, che vengono dal profondo, in anime e fantasmi. Come gli spiriti nei racconti dell'orrore giapponesi, le ossessioni di Rossana Zaera si manifestano sottoforma di presenze che animano gli oggetti e gli ambienti. La casa e le stanze sono allegoria del corpo e dell'anima. "La malattia è una metafora della condizione umana. Io credo che ognuno di noi è malato e conserva dentro di sè le cicatrici lasciategli dalla vita.", spiega l'artista. Tra i materiali privilegiati che usa c'è la carta di cotone su cui interviene con la pittura e altri elementi, come garza e polvere di gesso, in una tradizone ereditata dalla pittura informale spagnola. La porosità del materiale restituisce alla pittura e alla garza che coprono la superficie dell'opera una sorta di evanescenza. L'artista usa anche le fibre naturali che mescola al metallo per costruire delicate impalcature che quasi sempre hanno le sembianze di piccoli letti o barelle. Simili a letti di bambola in metallo le pisccole sculture hanno i piedi che si tramutano in fili sottili come le radici profonde di un albero. Altri sono sospesi ad un filo, pendenti a grappoli dal soffitto. Rossana Zaera racconta lo stretto legame tra  vita e arte. Il ruolo dell’artista in questa dinamica si presenta come diviso tra il fluire naturale dell’esistenza e il vedersi vivere. Un conflitto interiore che non viene risolto e che ricorda in alcune tematiche, soprattutto nel rapporto tra salute e arte, la ricerca di Louis Bourgeois.  In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo con i testi di Ivana Porcini, Loredana Rea, Ian Rosenfeld e Rachel Spence.





Rossana Zaera


‘Il Nero non è solo buio’





periodo: 24 ottobre – 5 dicembre 2009


Galleria Napolinobilissima, piazza Vittoria, 6 80121 Napoli
Tel.: 081 7643550 




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