lunedì 13 dicembre 2010

Moio&Sivelli 'Naked Lunch'_Museo Madre

Non avrei mai immaginato di partecipare in prima persona ad una performance. E' accaduto per la prima volta sabato scorso al Museo Madre di Napoli in occasione di 'Naked Lunch' la mostra di Moio&Sivelli per la serie di mostre SPOT curata da Eugenio Viola e Adriana Rispoli nella Project Room del museo. Non sono un artista, un'attrice e nemmeno una performer. Mi sono soltanto divertita a fare una cosa che non posso fare molto spesso.
Luigi Moio e Luca Sivelli sono due artisti italiani che lavorano insieme sviluppando una serie di progetti che mescolano performance scultura e video. Ma l'aspetto che caratterizza la loro ricerca è la provocazione. Il vero mezzo della loro espressione artistica è la sorpresa che suscitano nel pubblico che diventa il vero protagonista della performance. 

Spesso la provocazione ha il corpo di una giovane ragazza o donna che offre del cibo. Ma le ragazze o le donne non sono mai oggetto passivo del del desiderio. Ma giscono in maniera irriverente e ostinata. Qualche anno fa Moio&Sivelli hanno lavorato insieme con Mouse, una celebre star londinese di performance erotiche e fetisch. Per cui è stata una vera propria sorpresa quando un paio di anni fa, una sera di luglio ad una festa all'Arenile di Bagnoli, Luca e Luigi mi hanno chiesto se un giorno avrei posato per loro. Io risposi di sì, che per l'arte avrei fatto qualunque cosa.
Qualche tempo fa mi hanno chiamata per adempiere la mia promessa. Si trattava di restare nuda nella project room del Museo Madre davanti ad un pubblico di persone conosciute e sconosciute per offrire dei dolci tipici napoletani, i babà. Ho accettato subito. Non ci ho pensato troppo su. Non ho mensato che il Museo Madre era in crisi, che la programmazione era incerta, che la mia regione e la mia città e tutto il mio Paese brancola nel buio. Ho solo detto sì.E loro sembravano molto felici.
Pensavo che per me sarebbe stata una bella prova di forza e di coraggio. Una piccola scossa. E in genere queste sfide mi piacciono.
Dopo un viaggio pieno di difficoltà sono arrivata a Napoli la sera prima della performance. Moio&Sivelli mi aspettavano alla stazione di piazza Garibaldi per descrivermi cosa sarebbe accaduto.. Non è un segreto che ci fossero già enormi difficoltà economiche per sostenere un progetto di questo tipo. 

Ma eravamo tutti contenti di fare questa cosa insieme, come un gioco o uno sberleffo.
La performance si suddivideva in tre momenti rappresentati da tre figure femminili. La prima che lo spettatore incontrava sul suo cammino era una figura di una donna austera ferma alla fine delle scale che conducono alla project room del Madre. Questo personaggio aveva il compito di fare firmare una liberatoria agli spettatori che entravano nella project room e che sarebbero stati ripresi e fotografati. La performance è iniziata quando un'altra donna, vestita da ballerina portava un vassoio coperto da un panno su nella project room. In questo momento il pubblico poteva entrare nella stanza dove ad aspettarli c'ero io, completamente nuda, e con i dolci babà pronti ad essere serviti.
Tra queste persone ho visto parenti, amici e colleghi e latre persone che lavorano nel mondo dell'arte a Napoli. Il gioco era quello di manipolare le persone e costringerle in un modo o nell'altro ad ingoioare il dolce.

Prima di iniziare ho avuto un attimo di incertezza:non sono una modella e nemmeno un'attrice, non è questo il mio lavro. Però forse proprio per questo non mi sono sentita obbligata a mantenere una certa forma, mi sentivo libera di agire come volevo. Anzi forse questo è uno dei pochi momenti in cui mi sono sentita veramente autorizzata a comportarmi liberamente. Per non irrigidirmi troppo, cercavo di pensare ad altro, ad astrarmi completamente da me e da quel luogo.e poi mi dirigevo sui presenti per dargli il babà da mangiare. Erano molto imbarazzati davanti ad una ragazza nuda e per questo quasi nessuno si è sottratto al suo dolce. Ma tutti hanno reagito in un modo o nell'altro.
Nel frattempo una telecamera e dei fotografi riprendevano la scena, attimo per attimo. Il pubblico qualche volta se ne accorgeva, qualche volta no.
La performance è durata due ore ed è stata molto intensa.
Molte persone hanno deciso di partecipare.E questo è stato molto bello. Questa stessa partecipazione dovrebbe essere costante in tutti i momenti e per tutti i luoghi dell'arte e della cultura.
Da oggi fino al 24 gennaio 2011 sarà possibile vedere un video di tre minuti tratto dalla performance. Un breve diario di quello che è accaduto che offre uno spaccato delle emozioni vissute dal vivo.

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